GUERRA E PACE AL COLESTEROLO

MA L’ ALLARME COLESTEROLO SCATTA OLTRE QUOTA DUECENTO

L’ ORGANISMO costruisce il colesterolo ma non è in grado di distruggerlo. L’ unico modo che ha di liberarsene è l’ escrezione tramite la bile e quindi le feci, un meccanismo che però è facilmente saturabile. Quando il colesterolo satura la bile, quello in eccesso comincia a circolare nel sangue legato a lipoproteine e a depositarsi nelle arterie. La deposizione è evidente sopra i 200 milligrammi, ma può manifestarsi anche al di sotto.

Una ricerca sugli abitanti di Shangai indica come la riduzione del colesterolo già basso dei cinesi consenta di contrarre ulteriormente, con progressione lineare, il rischio di malattie ischemiche. Lo studio induce Carlo La Vecchia, epidemiologo del “Negri”, a riflettere sul concetto stesso di soglia di sicurezza. Le campagne che un po’ in tutto il mondo prescrivono di mantenersi a quota 200, in realtà dovrebbero dire che 200 è bene ma 150 è meglio, ovvero che più si scende meno si rischia.

La soglia dei 200 milligrammi è dunque un compromesso tra ciò che si considera cardiologicamente utile e ciò che si ritiene socialmente praticabile: insomma un livello ottimale che i ‘ moderati’ come Oliver e Garattini non considerano però tassativo, nel senso che al di sopra di questo esiste una “zona grigia” in cui non sappiamo ancora se convenga intervenire con farmaci oppure no. Sull’ utilità di controllare la dieta sono però quasi tutti d’ accordo. E in questo caso la dieta mediterranea resta la migliore.

MENO PERICOLI DAL COLESTEROLO PER CHI FA SPORT E BEVE POCO ALCOL

PER FORTUNA non tutto il colesterolo viene per nuocere: c’ è anche quello buono che a differenza del cattivo non intasa ma sgombra le arterie. Alla nascita, i 60 milligrammi di lipidi presenti nel sangue sono divisi in parti uguali tra colesterolo buono o Hdl (lipoproteine ad alta densità) e colesterolo aterogeno o Ldl (bassa densità) ma col passare degli anni il buono rimane invariato mentre il cattivo aumenta di quattro, cinque volte.

Le donne in età fertile hanno il colesterolo buono più elevato per via degli estrogeni, come pure gli sportivi e i bevitori di modiche quantità di alcol (mezzo litro di vino o un bicchiere piccolo di whisky al giorno), anche se la maggiore o minore quantità di Hdl dipende da fattori genetici. In pratica, un colesterolo totale alto può essere accettabile se la frazione di Hdl è elevata, mentre se il colesterolo buono è meno di 35 pur essendo quello totale nella norma, c’ è pericolo per le arterie.

A rischio sono anche coloro che pur avendo un colesterolo totale di 200 o poco più hanno Hdl basse e trigliceridi elevati (i trigliceridi sono le sostanze grasse che assumiamo con la dieta). Questi soggetti vanno trattati in modo diverso, ovvero cercando di abbassare i trigliceridi, ciò che purtroppo fa salire le Hdl. Ai fini di una terapia mirata è dunque necessario non accontentarsi di conoscere il colesterolo totale ma misurare separatamente Hdl, Ldl e trigliceridi.

Fonte: Repubblica — 13 febbraio 1995

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