I rischi del colesterolo alto

La notizia. Secondo un’indagine inglese la maggior parte delle persone non è a conoscenza del fatto che alti livelli di colesterolo costituiscano un fattore di rischio importante per le malattie cardiovascolari. In particolare i ricercatori sottolineano che in molti casi è possibile abbassare questi livelli adottando semplici cambiamenti dello stile di vita, riguardanti per esempio la dieta e una maggiore pratica di attività fisica.

Approfondimento. Il colesterolo è un grasso presente nel corpo umano; si tratta di una sostanza fondamentale per il nostro organismo: è infatti una parte essenziale della composizione delle membrane cellulari, di alcuni ormoni e strutture neurologiche, oltre ad essere nutrimento per alcuni tipi di cellule. D’altro canto, il colesterolo è noto per essere responsabile di alcune patologie, per esempio l’ischemia cardiaca, l’infarto e l’ictus cerebrale.

Per i moderni salutisti, alla base di un’alimentazione corretta c’è proprio il basso contenuto di colesterolo negli alimenti; sugli scaffali dei supermercati, non a caso, molte confezioni riportano come segno di qualità, in bella vista sull’etichetta, il proprio basso contenuto in colesterolo. Questo grasso è dunque necessario per l’organismo animale, ma è indispensabile che rimanga entro determinati livelli: il problema nasce quando questi limiti vengono superati per un tempo prolungato, trasformando una sostanza utile in un potenziale pericolo per la salute.

L’indagine. Hanno partecipato allo studio indetto dalla Cholesterol UK 1000 adulti che sono stati interrogati circa le proprie abitudini alimentari e le conoscenze dei rischi di una cattiva alimentazione. Il 90 per cento dei partecipanti ha affermato di mangiare “sempre” o “generalmente” in maniera sana ed equilibrata, anche se il 60 per cento di essi ha ammesso di mangiare cibi a basso contenuto di grassi una o due volte al mese, contraddicendosi. Complessivamente solo il 5 per cento degli intervistati risultava essere consapevole del rischio legato a livelli troppo alti di colesterolo. Il 32 per cento mangia patatine fritte una o due volte alla settimana, il 19 per cento mangia cibi precotti sempre una o due volte alla settimana, mentre il 2 per cento li mangia ogni giorno, il 15 per cento mangia nei fast food una o due volte alla settimana e il 2 per cento non mangia mai frutta né verdura.

Commenti. Secondo John Reckless, della Cholesterol UK, “questa indagine dimostra che esiste una reale confusione circa le reali cause delle malattie cardiovascolari e il legame tra dieta e salute”. E ha aggiunto: “Le campagne contro il fumo e l’obesità sembrano funzionare, ma il fattore di rischio più importante, il colesterolo, non è ancora riconosciuto da molte persone”. La Cholesterol UK sta lanciando una campagna per creare un’associazione di esperti della salute che insieme possano creare una strategia a lungo termine che comprenda una dieta “nazionale” da diffondere presso la popolazione per dare il giusto risalto ai rischi del colesterolo.

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